DGR 29: seconda sospensiva del TAR
Per la seconda volta il TAR del Piemonte sospende l’esecuzione della DGR 29 in quanto “può ritenersi sussistente il DANNO GRAVE ED IRREPARABILE dedotto dalla parte ricorrente”. Fissa il giudizio di merito l’11 ottobre 2017.
Nonostante questo nel comunicato stampa del 26 gennaio l’Assessore alla Sanità dichiara che “il rinvio di altri nove mesi e la sospensione rischiano di creare DANNO al sistema sanitario regionale”.
Un riordino della residenzialità psichiatrica serve, lo chiediamo da anni, ma serve ben fatto: una delibera che priva centinaia di Cittadini del Diritto alla Cura rappresenta il DANNO GRAVE ED IRREPARABILE così come riconosciuto dal Tribunale Amministrativo.
Parere nuovamente ignorato dall’Assessorato alla Sanità che non apre alcun dialogo con le parti sociali ma chiede a gran voce di anticipare il giudizio di merito. Se si arriverà a giudizio, privando nuovamente i Cittadini di ogni possibilità di partecipazione e co-progettazione, la vera ed unica sconfitta sarà la democrazia delle nostre Istituzioni.
Ci auguriamo, inoltre, che siano attuate verifiche immediate delle condizioni dei luoghi di cura gestiti da “operatori senza accreditamento” individuati dall’Assessorato: elemento che, sommato alle precedenti dichiarazioni in merito all’elevato numero di inserimenti impropri rilevato sul territorio piemontese, potrebbe determinare una ricaduta negativa sulle condizioni di salute dei cittadini coinvolti. Riteniamo che le verifiche necessarie possano e debbano essere fatte a prescindere dalla applicazione di una nuova DGR, in quanto resta compito delle Istituzioni monitorare e valutare gli esiti dei percorsi di cura a cui accedono tutti i cittadini in carico al Sistema Sanitario Nazionale.