CHI SIAMO
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Breve storia
L’Associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali (ALMM) è stata fondata a Torino nel 1967 per combattere l’istituzione manicomiale e liberare gli internati costretti in condizioni di vita disumane. Con l’approvazione della legge 180 e la chiusura degli ospedali psichiatrici, il lavoro dell’Associazione si è focalizzato su coloro che patiscono un disagio psichico e sui loro famigliari, affinché ne sia garantita la dignità in quanto cittadini con pari diritti, la giusta collocazione nelle strutture di cura e sia dato loro un aiuto adeguato in un rapporto di dialogo e collaborazione con i servizi sanitari e le pubbliche amministrazioni.
Nel 1968 organizza, in collaborazione con gli studenti della Facoltà di Architettura, una mostra fotografica sulle condizioni di vita dei ricoverati e l’Assemblea Pubblica sul tema “E’ un crimine progettare un ospedale psichiatrico?”.
Promuove e pubblica la prima Carta rivendicativa dei Diritti dei ricoverati negli OO.PP, attraverso cui si affermò la possibilità di poter fruire di una reale difesa, civile e penale, grazie all’azione di un organo di controllo appositamente costituito e costituito da cittadini non appartenenti alla Pubblica Amministrazione. Il risultato fu l’istituzione della Commissione di Tutela delle condizioni di vita e di lavoro dei ricoverati, composta da trentacinque cittadini i quali si conquistarono il diritto di entrare in ospedale psichiatrico, in qualunque momento, per esercitare quello che per la prima volta era davvero un controllo di base su di un’istituzione totale.
Gli anni settanta sono segnati da un’intensa attività attraverso la denuncia al settimanale l’Espresso della “terapia” cui erano sottoposti i bambini ricoverati a Villa Azzurra e l’esposto alla Procura di Torino il 14 dicembre 1970; la pubblicazione de “La fabbrica della follia. Relazione sul manicomio di Collegno”, edita da Einaudi, finalizzata ad una prima denuncia articolata sulla situazione dei degenti ricoverati all’O.P. di Collegno e la pubblicazione del volume “Portami su quello che canta”, documento-denuncia sul processo a Giorgio Coda.
A fianco dell’attività editoriale vi è la collaborazione con l’Amministrazione Provinciale attraverso la partecipazione alla Commissione tecnico-organizzativa per la ristrutturazione del settore psichiatrico, la partecipazione al monitoraggio ai corsi di formazione per gli infermieri psichiatrici, lo smantellamento del reparto B4 dell’O.P. di Grugliasco e sua trasformazione in Comunità terapeutica.
In ultimo, su incarico della Regione Piemonte, la pubblicazione della “Ricerca Studio sulla prima applicazione della Legge 180 in relazione all’attuazione del SSN. Le comunità ospiti negli OO.PP. di Torino”
Oggi:
L’ALMM è stata attiva protagonista nel processo di chiusura degli Ospedali Psichiatrici e del lungo percorso di deistituzionalizzazione e territorializzazione dei servizi di salute mentale.
Ha promosso e realizza numerose collaborazioni e partnership tra terzo settore, enti pubblici e privato sociale.
Ha offerto e offre un concreto sostegno alle persone fragili, con particolare riferimento alla tutela dei loro diritti e lavora attivamente nell’ambito delle politiche sociali
È stata riconosciuta, per la prima volta in Italia nell’ambito della salute mentale, parte civile in procedimenti penali che hanno coinvolto o coinvolgono persone con fragilità psichica a cui è stato negato il diritto alla cura o negati loro la dignità e il rispetto dovuti a ogni cittadino.
È oggi incaricata insieme a Diapsi Piemonte di rappresentare le Associazioni di Utenti e Famigliari della Salute Mentale piemontese nel Coordinamento Regionale Area Salute Mentale istituito dalla Regione Piemonte il 29 marzo 2022.
Il gruppo operatori ALMM
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ALMM partecipa al progetto Le R/E.T.I. che curano con la creazione della Piattaforma DORA, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e la collaborazione del Comune di Torino e Dipartimento di Salute Mentale Asl Città di Torino.