DGR 29 Difendiamo i nostri diritti!

DIFENDIAMO I NOSTRI DIRITTI

La DGR 29 di riordino della Residenzialità Psichiatrica, voluta dalla Giunta regionale, rischierà entro pochi mesi di cambiare decisamente in peggio la vita di chi è ospitato in una struttura residenziale psichiatrica.

PIÙ DI 1000 PAZIENTI CHE OGGI ERANO CONSIDERATI COME TALI E CIOÈ -COME LA LEGGE DELLO STATO PREVEDE-PERSONE AMMALATE DA CURARE, SONO DIVENTATI “SANI PER DELIBERA”, NON AVRANNO PIÙ DIRITTO A CURE GRATUITE MA DOVRANNO PAGARE L’ASSISTENZA CHE VERRÀ GARANTITA LORO.

Le ASL dovranno adeguarsi alla nuova delibera e molte di esse lo faranno richiedendo parte della retta giornaliera (60%) al paziente. Se fino ad oggi il percorso di cura e recupero delle autonomie prevedeva una gradualità d’intensità di cura verso il miglioramento del paziente – strutture ad alta (Comunità di tipo A) media (Comunità di tipo B) e medio-bassa (Gruppi Appartamento) intensità riabilitativa totalmente a carico della Sanità Pubblica (per mezzo dei DSM) – oggi questo percorso si interrompe sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista riabilitativo.

MENTRE IL PAZIENTE STA PROCEDENDO VERSO UN MIGLIORAMENTO DELLA MALATTIA O UNA MAGGIOR AUTONOMIA, NON SOLO DOVRÀ INIZIARE A PAGARE IL 60%

ma troverà nella stessa sede di cura, rispetto ad oggi, una minor attività riabilitativa a fronte di una maggior assistenza (a pagamento).

UNA FORMA DI BADANZA A PAGAMENTO CHE GRAVERÀ SUL PAZIENTE E/O I FAMILIARI

o indirettamente su comuni e cittadini.

 

DIRITTO ALLA CURA

Nessuna persona che, fino a ieri, era curata dalla Sanità Pubblica in quanto malata potrà essere valutata come sana o solo bisognosa di assistenza, o peggio, a nessuno dovrà essere impedito, per questioni economiche, di procedere verso un percorso di autonomia.

LA GRAVITÀ DELLA MALATTIA NON PUÒ DIVENTARE L’UNICA GARANZIA DI CURE GRATUITE!

È un po’ come se ad una persona malata di diabete da domani, per effetto di una delibera della Regione, sospendessero le cure e avesse solo diritto – a pagamento – all’assistenza o peggio di esser solo curata gratuitamente se in una fase di scompenso grave. Se il paziente diabetico migliora, si deve pagare le cure, costringendolo così ad esser sempre in gravi condizioni per avere cure gratuite.

SE CIÒ AVVENISSE SAREMO DI FRONTE ALLA NEGAZIONE DEL DIRITTO ALLA CURA GARANTITO DALLA COSTITUZIONE.

 

DIRITTI DI UTENTI, FAMIGLIE E ASSOCIAZIONI

L’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte in primo luogo e i Dipartimenti di Salute Mentale DOVRANNO GARANTIRVI:

  1. LA LIBERTÀ DI SCELTA DELLA STRUTTURA DA PARTE DELL’UTENTE: A SEGUITO DELL’INDIVIDUAZIONE DEL SETTING DI CURA E DI ASSISTENZA PIÙ APPROPRIATO, L’UTENTE POTRÀ DECIDERE LIBERAMENTE PRESSO QUALE STRUTTURA ESSERE ACCOLTO TRA QUELLE DISPONIBILI. IN PARTICOLARE, LA SCELTA POTRÀ ESSERE EFFETTUATA DALL’UTENTE STESSO, DALLA FAMIGLIA, O DOVE PREVISTO, DA PARTE DELL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO O TUTORE DELLA PERSONA.
  2. OBBLIGO DI SOTTOSCRIZIONE DI UN “ACCORDO/IMPEGNO DI CURA” TRA D.S.M., STRUTTURA OSPITANTE E UTENTE, CON LA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE E IL COINVOLGIMENTO DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI E DELLA RETE SOCIALE AL FINE DI CONSENTIRE LA VOLONTARIETÀ E L’ADESIONE DEL PAZIENTE AL TRATTAMENTO.
  1. L’ADOZIONE DEL “CONTRATTO DI OSPITALITÀ TRA LA STRUTTURA STESSA, IL PAZIENTE E IL D.S.M. INSERENTE”. 
  1. LA “CARTA DEI SERVIZI”: CIASCUNA STRUTTURA CHE OFFRE PRESTAZIONI CON FINANZIAMENTO A CARICO DEL SISTEMA PUBBLICO DEVE POSSEDERE UNA “CARTA DEI SERVIZI”, LA QUALE DEVE ESSERE SISTEMATICAMENTE DISTRIBUITA AGLI UTENTI, AI FAMILIARI E AGLI OPERATORI DEI D.S.M. INSERENTI.

Vi ricordiamo che è dovere dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte (che ha promosso questa delibera) valutare la presenza di tutti i criteri strutturali e terapeutici-assistenziali previsti per l’ACCREDITAMENTO di ogni Struttura Residenziale. Ha inoltre il dovere di vigilare e monitorare le strutture accreditate con gli organi competenti.

PER FAR VALERE I DIRITTI NOSTRI E DEI NOSTRI CARI È QUINDI INDISPENDABILE PRESTARE           GRANDE         ATTENZIONE   AI QUATTRO PUNTI INDICATI.

 

NON DIMENTICATE DI…

  1. NON FIRMARE NESSUN ACCORDO/IMPEGNO DI CURA SENZA AVERE LA CERTEZZA CHE VERRANNO GARANTITE LE PRESTAZIONI SANITARIE DI CUI AVETE BISOGNO.
  1. NON FIRMARE NESSUN PIANO TERAPEUTICO INDIVIDUALE SENZA AVER LA CERTEZZA CHE VI SIA GARANTITO IL DIRITTO ALLA CURA.
  1. NON FIRMARE NESSUN CONTRATTO DI OSPITALITÀ SENZA PRIMA AVERE LA SICUREZZA DI QUALE SARÀ LA STRUTTURA CHE VI ACCOGLIERÀ E IN CHE MODO LO FARÀ.
  1. RICHIEDERE NELLA STRUTTURA IN CUI VIVETE O CHE VI PROPORRANNO LA “CARTA DEI SERVIZI”.
  1. NON FIRMARE NULLA SENZA ESSERE CERTI DI CIÒ CHE VI VIENE CHIESTO DI SOTTOSCRIVERE.

 

CHI SIAMO

ALMM

Quale tutela può esprimere nell’ambito dell’assistenza psichiatrica l’intervento dei cittadini?

Quali diritti si possono far valere con la costante partecipazione degli utenti e dei loro familiari alla verifica dell’intervento tecnico o politico?

Quali strategie si possono mettere in atto per rendere esplicito quanto di controllo sociale sta nell’intervento psichiatrico?

Da queste domande e dalle risposte che emergono, negli oltre 45 anni di attività dell’associazione che si individua e si definisce il senso dell’impegno e dell’attività dell’Associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali (ALMM) che, nasce sulla base dell’esperienza goriziana di Franco Basaglia. Un impegno che trova una sua sintesi e insieme punto di partenza nello Statuto costitutivo dell’ALMM.

DOVE SIAMO – Via Vanchiglia, 3 – 10124 TORINO

PER CONTATTARCI – Email: info@almm.it – Tel. 011/835.264 – Fax: 011/883.392 www.almm.it

 

DI.A.PSI.

La Di.A.Psi. (Difesa Ammalati Psichici, ONLUS) è un’associazione di volontariato, nata per sostenere i malati psichici e i loro familiari. Alle famiglie offre: accoglienza e ascolto quotidiano; informazioni su servizi e cure; consulenza assistenziale, previdenziale e legale; incontri di sostegno psicologico; corsi per migliorare la comunicazione intrafamiliare; gruppi di auto mutuo-aiuto.

Ai malati offre: un “Centro d’incontro” in cui svolgere attività risocializzanti; accompagnamento individuale mediante il Volontario-Amico; nell’ambito del progetto “Il Bandolo” i “week-end da sBandolo” (gite, visite a musei, eventi sportivi, ecc.) che si svolgono tutti i sabati e in tutti i giorni festivi dell’anno.

Fra le finalità della DI.A.PSI. vi è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi della malattia mentale.

DOVE SIAMO – Via Paolo Sacchi 32 – 10128 Torino

PER CONTATTARCI – diapsipiemonte@gmail.com – www.diapsipiemonte.it www.sospsiche.it – Tel 011.546653 – 011.543448

 

SE VI VIENE RICHIESTO DI PAGARE UNA RETTA O SE QUESTA RETTA VIENE SIGNIFICATIVAMENTE AUMENTATA 

SE IL PIANO TERAPEUTICO NON È PIÙ SANITARIO, MA ASSISTENZIALE

SE TI VIENE IMPEDITO DI SCEGLIERE IL LUOGO DI CURA

e PER QUALUNQUE ALTRO DUBBIO, PERPLESSITÀ

 

CONTATTACI

 

METTEREMO A VOSTRA DISPOSIZIONE UNO SPORTELLO INFORMATIVO, CONSULENTI AMMINISTRATIVI E LEGALI.

 

E-mail: infodgr29@gmail.com

ALMM – Tel. 011.835264

DIAPSI – Tel. 011.546653

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